Fabio Zenato è il nuovo presidente del Consorzio Tutela del Lugana DOC.
Subentra ad Ettore Nicoletto e si appresta a guidare la DOC del Lago di Garda che si dimostra in crescita ed in buona salute. <<Con 27 milioni di bottiglie prodotte nel 2021, la DOC Lugana è una denominazione sana e di grande vitalità, nonostante gli anni non facili che abbiamo affrontato>>, queste le prime parole del nuovo presidente eletto lo scorso 5 aprile. La DOC Lugana è una delle poche denominazioni italiane in controtendenza rispetto all’ondata pandemica. <<Gli ultimi sono stati anni felici, anche numericamente parlando, per la nostra denominazione>>, ha spiegato Zenato. <<Il Lugana è uno dei pochi vini italiani che ha registrato, nonostante la pandemia, una crescita di prodotto imbottigliato a due cifre (+12% di anno in anno). Inoltre, è importante segnalare che parallelamente, negli ultimi anni, anche il valore medio a scaffale è aumentato, sinonimo di una filiera produttiva in equilibrio>>.
Parlando di numeri sono 2560 gli ettari vitati, 208 i soci tra viticoltori, vinificatori e imbottigliatori; 27.640.400 le bottiglie prodotte nel 2021 con un significativo +12,43% rispetto al 2020. Posta a cavallo tra le due province di Brescia e Verona e racchiusa tra i comuni lombardi di Sirmione, Pozzolengo, Desenzano, Lonato e il veneto Peschiera del Garda, la denominazione Lugana è una delle prime DOC italiane e una delle poche ad affacciarsi su due regioni: Veneto e Lombardia. Il Consorzio per la Tutela del Lugana nasce nel 1990 allo scopo di proteggere e valorizzare la denominazione “Lugana” ed il suo vino. Riunisce oggi il 90% dei produttori di Lugana. La sua azione si sviluppa con pari energia in due direzioni: verso il pubblico esterno per promuovere il territorio ed il suo vino e, all’interno della DOC, verso gli stessi produttori. Nonostante il disciplinare di produzione preveda la presenza di un eventuale quota del 10% di vitigni complementari a bacca bianca, purché non aromatici, oggi i produttori della zona tendono a vinificare in purezza il Lugana esclusivamente con uve Turbiana. L’attuale disciplinare di produzione prevede ben cinque tipologie di Lugana.
Chi è Fabio Zenato
Nato a Peschiera del Garda, fa parte di una famiglia di vivaisti e viticoltori da tre generazioni presente nell’area del Lugana. Alla guida, con il fratello Paolo, dell’azienda di famiglia “Le Morette”, con circa 50 ettari di vigneti. La sua esperienza affonda profonde radici in vigna. Agronomo, laureato presso la Facoltà di Agraria di Milano con una tesi sperimentale sulla caratterizzazione fenotipica e genotipica del vitigno Turbiana. Da quello studio, il Consorzio del Lugana ha intrapreso un attento percorso di ricerca con altre indagini scientifiche, che ha permesso di sviluppare un vero e proprio lavoro di selezione clonale del vitigno. Recentemente il Consorzio ha concluso la registrazione dei primi tre cloni varietali della Turbiana presso il Ministero delle politiche agricole e forestali. È stato membro del CdA consortile per diversi mandati prima di diventarne presidente.