Written by 14:24 Napoli, Non solo vino

A cena al Maxi di Capo La Gala

ristorante maxi

Abbiamo provato la cucina di Emmanuel Scotti, lo chef ischitano che da due anni guida le cucine del gioiello di Mario Acampora in Penisola sorrentina.

Capo La Gala è un piccolo gioiello incastonato tra la roccia e il mare di Vico Equense: boutique hotel dal design ricercato – opera di quel genio di Marco De Luca –, beach club esclusivo e approdo gastronomico ben noto. Un posto per inguaribili romantici, cacciatori di tramonti e per palati curiosi. Da tre anni circa, l’executive chef è l’ischitano Emmanuel Scotti, classe 1989, arrivato qui dopo esperienze interessanti sulla sua isola: gli inizi con Nino Di Costanzo al Mosaico del Terme Manzi, poi due anni con Pasquale Palamaro all’Indaco e poi executive chef al wine resort Tenuta C’est la Vie. Ma non solo. In Toscana, a Colle Val d’Elsa, lavora nel bistellato Arnolfo di Colle Val d’Elsa accanto a Gaetano Trovato e qui completa formazione e conoscenze.

A Capo La Gala, Emmanuel ha preso le redini del Maxi, il ristorante fine dining, e della Taverna Nerea, il bistrot sugli scogli più informale e verace. È giovane, motivato e tenace e il suo obiettivo è riportare la stella Michelin in questo angolo di paradiso da sempre custodito dalla famiglia Acampora e oggi curato da Mario Acampora, figlio di Enzo.

La sua cucina, profondamente mediterranea, non poteva trovare cornice migliore. Mare e terra si incontrano in piatti che raccontano la sua isola e le sue esperienze, tra memoria e ricerca. C’è il pescato fresco della penisola sorrentina, c’è il coniglio che è ricordo di infanzia, e c’è il pregiato piccione di Laura Peri, servito con scampo, albicocche di Montechiaro e canasta estiva. L’approccio è contemporaneo e creativo, con combinazioni inaspettate  come il Katsu-Sando (il sandwich cotoletta di origine giapponese) di coniglio all’ischitana con gambero rosso e rafano: un morso godurioso che sorprende e lascia il segno. Molto curata la mise en place: pulita, essenziale, elegante. C’è da dire che l’esperienza è scandita dalla brava Giulia Tavolaro che da anni accoglie, consiglia e segue l’ospite. Figura di riferimento al Capo La Gala da sempre, oggi è general manager del ristorante e colonna portante.

Spezie ed erbe aromatiche sono in ogni piatto: pepe da diverse parti del mondo, coriandolo, rafano, rosmarino e levistico. Il vegetale c’è, ma meriterebbe più spazio e un ruolo da protagonista – almeno in un paio di piatti – e non solo di complemento. Non è più tempo di sola carne e pesce! E il patrimonio vegetale della penisola sorrentina può suggerire grandi piatti.

I primi alternano pasta fresca, ben preparata, e pasta secca dalla vicina Gragnano. È sempre in carta un piatto caro allo chef che è il risotto alla pizzaiola nera di seppie e chorizo che ha un nome che è tutto un programma: “Quando arrivi manda un messaggio” per stigmatizzare un aneddoto familiare a cui lo chef è molto legato. È interessante il piatto di linguine arrostite, insalata di limoni e ricci di mare. I cannelloni alla genovese di faraona e tartufo nero estivo ci ricordano l’esperienza toscana dello chef. Il golfo partenopeo parla attraverso la triglia di scoglio, un delicatissimo dentice presentato con zucchine e alghe, i totani e le seppie locali, le cozze.

Il finale è affidato al pasticcere Carlo Gabbiano, giovane e di talento: dessert ben eseguiti e presentati. E una sorpresa in chiusura che è la scatola dell’infanzia, dei ricordi: la vecchia scatola in latta dei biscotti di burro danesi (ce n’è almeno una in tutte le case) che le mamme e le nonne riutilizzavano per stipare ago e filo per il cucito. Ecco che arriva a tavola con tutta la sua carica di memoria per schiudere tra fili, aghi e ditale, i petit four di fine pasto.

Il Maxi apre alle 19.30 e vale la pena arrivarci poco prima del tramonto per godersi l’incanto. Percorso degustazione da 100 a 140 euro per persona, escluso i vini.

Tutte le info qui: https://www.hotelcapolagala.com/it/vico-equense-dove-mangiare/vico-equense-ristorante-sul-mare

Via Luigi Serio 8, 80069 Vico Equense (NA)
+39 081 801 5758

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