Nel Cilento, fichi e cucina: il nuovo progetto di Santomiele.
Un ristorante dedicato al fico, il primo al mondo. Si chiama Ficheria e non poteva che nascere sotto l’egida di Santomiele, l’azienda di Prignano Cilento di Antonio Longo e Corrado Del Verme, che da anni valorizza il fico cilentano con prodotti e lavorazioni di altissima qualità. La Ficheria è al primo piano del centro aziendale che di per sé è un gioiello nato da un antico frantoio nel cuore storico del borgo. Una sola sala e una terrazza con vista sulla Chiesa di San Nicola, le colline verdi e i boschi di macchia mediterranea. Siamo nel cuore del Parco Nazionale del Cilento e lo chef Andrea Impero ha accettato con interesse e curiosità l’invito a esplorare la versatilità del Fico bianco del Cilento, frutto dal sapore dolce e dalla polpa mielosa che cresce tra Paestum e Palinuro. Tra abbinamenti inediti e tecniche innovative, lo chef ha elaborato piatti capaci di esaltare le diverse consistenze, profumi e sapori del fico: dal frutto fresco al secco, in forma di melassa, in confettura, in granella, in agrodolce, come contrappunto goloso a fine pasto. Il menu è un omaggio al territorio cilentano, alla sua storia e tradizioni contadine e alla Dieta Mediterranea. Accanto al fico, ecco la Cipolla di Vatolla, le alici di Menaica di Pisciotta, i fagioli di Controne, il carciofo di Paestum, la cacioricotta e la mozzarella di bufala, l’origano degli Alburni. A guidare la cucina c’è lo chef resident Daniele Binario, già sous chef di Impero e suo collaboratore di fiducia da diversi anni. <<Il ristorante ha aperto il 19 giugno ed è un esperimento felice, in questi giorni lo chef presenterà anche un percorso dedicato al frutto fresco, appena colto. Chi viene resta sorpreso di quanti sapori e preparazioni si intrecciano bene con il fico, dalla foglia al frutto>>, racconta Antonio Longo.

Da frutto selvatico e cibo contadino per eccellenza, il fico – amato e consumato in questo territorio dai tempi di Parmenide e Zenone – diventa ispirazione per la cucina creativa e contemporanea. La proposta culinaria diventa viaggio tra passato e futuro, esperienza gastronomica singolare, in un contesto di fascino: la sala, il design degli interni, il table set rispecchiano lo stile inconfondibile Santomiele, connubio perfetto di storia e avanguardia, eleganza e semplicità. Cose buone e belle, questo il mantra che da sempre guida l’opificio. Si cammina tra foto d’autore, lampade e poltrone di design, c’è un pianoforte a coda, un antico frantoio, un camino. E poi vetro, acciaio, legno. Territorio e architettura contemporanea tra continui rimandi.

La sala di Ficheria è al primo piano, accoglie con i colori caldi della campagna mediterranea, al centro campeggia un tavolo circolare con piano in corten sostenuto da balle di fieno. Pavimento color perla, pareti ocra, pennellate di verde qua e là. Il fico è elemento decorativo ricorrente: disegnato, in forma di centrotavola in ceramica dipinta, stampato sul tovagliolo. In tavola arrivano i salumi cilentani con confettura di fichi, la misticanza fresca con la melassa di fico – celebre prodotto di Santomiele – e piatti più creativi come il Raviolo alla Cilentana in Foglia di Fico e il Risotto al Limone, Gamberi d’Acciaroli e Melassa di Fico. Un percorso che coinvolge occhi, naso e palato, tra sapori decisi e memorie gustative del passato.
FICHERIA
Salita San Giuseppe, 35 – Prignano Cilento (SA)
Aperto da giovedì a domenica, solo di sera
Percorso completo degustazione: 70 euro
Piatti in carta da 7 a 22 euro
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Napoletana, giornalista indipendente dal 1998. Dal 2000 al 2017 ha scritto per il Gruppo Espresso La Repubblica e per altre testate di editori nazionali. Scrive di viaggi, luoghi e storie singolari per Dove, per il settimanale Donna Moderna e per testate internazionali. Seguitissimo anche il suo blog www.donatellabernabo.it
Nel 2008 ha ideato Wine&TheCity ed è direttore della testata.