Intervista ad Annalisa Testa
Cala il sipario sulla prima edizione della Taormina Cocktail Week, il grande evento diffuso che ha celebrato la cultura del bere bene attraverso un percorso multisensoriale ispirato al tema guida “I Giardini di Taormina”. Il progetto Cocktail Week nasce sulle rive del Lago di Como nel 2019, per poi approdare nel 2022 a St. Moritz e adesso anche in Sicilia. L’obiettivo è quello di promuovere una cultura del bere consapevole e di qualità, rafforzando al contempo le sinergie con il territorio e il network tra le tre destinazioni. «Le Cocktail Week sono eventi che si radicano profondamente nei luoghi che le ospitano e crescono con lentezza e costanza, fino ad affermarsi come appuntamenti dal potenziale straordinario, destinati a consolidarsi nel tempo e a diventare punti di riferimento per chi ricerca l’eccellenza dell’ospitalità di lusso e dell’alta mixology» – afferma Annalisa Testa, giornalista nel settore lusso e fondatrice delle Cocktail Week di Como, St. Moritz e Taormina. «E di Taormina non ci si può che innamorare. È un territorio ricettivo, scenografico e culturalmente vibrante, capace di accogliere e valorizzare la mixology contemporanea con eleganza e autenticità».
A questa edizione hanno partecipato 15 cocktail bar tra hotel, ristoranti e street bar della bella cittadina ionica tra cui il San Domenico Palace, Taormina, a Four Seasons Hotel che ha ospitato il Grand Opening nel giardino Belvedere, il Bar Timeo del Grand Hotel Timeo, a Belmond Hotel, con la sua spettacolare terrazza affacciata sull’Etna e sulla baia di Naxos e il Morgana Cocktail Club, epicentro della movida e della miscelazione taorminese.

Intervista ad Annalisa Testa, founder delle Cocktail Week di Taormina:
1) Annalisa, come nasce l’idea di portare la Cocktail Week a Taormina?
E’ stata una idea maturata negli ultimi quattro anni osservando la crescita di Taormina in termini di destinazione d’élite, tanto che nel 2021 ho aperto l’account Instagram di Taormina Cocktail Week. Poi a ottobre dell’anno scorso sono stata invitata dai team Belmond (Timeo e Villa Sant’Andrea), San Domenico Palace e Morgana per parlare di questo progetto. Tutti insieme abbiamo lavorato per un anno intero all’evento che si è appena concluso.
2) Bilancio di questa prima edizione, ci sarà un seguito?
Certo che ci sarà! Siamo partiti con 15 bar coinvolti e una serie di eventi spalmati in quattro giorni ma sicuramente il progetto è destinato a espandersi. A ottobre 2026 ci sarà la seconda edizione con un numero maggiore di ospiti internazionali e bar coinvolti. Del resto tutti i progetti Cocktail Week nascono per crescere insieme ai partecipanti, ai brand e ai media per celebrare le destinazioni, come già successo al Lago di Como e a St. Moritz.
3) Ci dai una breve fotografia del mondo della mixology italiana?
Rispetto a qualche anno fa, trovo la miscelazione italiana molto più consapevole e preparata. Un vero punto di riferimento a livello internazionale e, per avere conferma, basta guardare la classifica dei 50 Best con tantissimi indirizzi londinesi, parigini e asiatici capitanati da italiani. Ritengo quindi che l’F&B nel mondo sia italiano, non è un caso che troviamo sempre un italiano nel team di cucina, del bar e dell’accoglienza quando viaggiamo in giro per il mondo. C’è sicuramente un’evoluzione verso un consumo inferiore di alcol e – contrariamente a quello che pensano i guru della bar industry – lo vedo come un segnale positivo: per fortuna quei tremendi anni di inizio 2000 dove ci si strafogava di alcol a basso costo e di bassa qualità sono passati, e se è vero che oggi c’è un consumo inferiore è anche vero che è molto più consapevole. E poi dobbiamo annoverare la nascita di spirit alcol free interessanti. Insomma ritengo che sia un bel momento per la mixology italiana, e non solo.
Il vincitore

Il premio come miglior cocktail di Taormina, tra i bar in gara, se lo è aggiudicato il 99’s Garden, una perfetta miscelazione di Belvedere Vodka, bitter all’alloro, sciroppo di basilico, miele fermentato all’arancia e milkwashing senza lattosio, realizzato da Federico Valenti, Bar Manager dell’Almarè Bar – Mazzarò Sea Palace Hotel VRetreats, insieme al suo team composto da Carmen Cavallaro, Giuseppe Musumeci, Sajith Perera e Grazia Nicolosi, autrice anche dei dipinti che hanno decorato i bicchieri, ispirati a scorci e prospettive di Villa Falconara — al numero civico 99 di Via Luigi Pirandello — che sorge su un terreno donato nel 1799 da Ferdinando I di Borbone, Re delle Due Sicilie, all’ammiraglio britannico Horatio Nelson. Assegnato inoltre il Premio della Critica al “pink team” del Morgana, che si è distinto per creatività, spirito di collaborazione e promozione del territorio.
Giornalista freelance nato e cresciuto a Palermo. Dopo la laurea si iscrive a un master in gestione dell’azienda vitivinicola e diventa sommelier. Scrive di cibo, vino e viaggi – ma la sua più grande passione è l’hotellerie (vorrebbe vivere in hotel) – per La Cucina Italiana, Bell’Italia, Agrodolce e Slow Food Editore. Su Instagram racconta la parte più bella del suo lavoro @foodmakersicilia








