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Sport Hotel Panorama, dove la natura incontra l’arte dell’ospitalità

Alle porte delle Dolomiti di Brenta un hotel storico che da tre generazioni investe in ricerca e cura per il benessere degli ospiti.

La strada che dalla Valle dell’Adige sale verso Fai della Paganella è uno spettacolo: dieci chilometri di curve e tornanti che si snodano nel bosco fino al paese. Fai, 900 abitanti circa, appare adagiata su una terrazza naturale, a quasi mille metri di quota, tra il monte Fausior e la Paganella. Intorno immense foreste di larici, abeti, pino nero e faggi. Un paradiso per chi cerca silenzio e natura, passeggiate rigeneranti, attività oudoor e benessere. In posizione privilegiata, lo Sport Hotel Panorama è l’indirizzo di riferimento, icona di ospitalità familiare in Trentino. Da ben tre generazioni, la famiglia Mottes coltiva l’arte dell’accoglienza con dedizione, cura e visione. Natura e cultura del benessere guidano le scelte dell’albergo che è sempre stato un antesignano: negli anni Sessanta i primi campi da tennis, poi un centro benessere che oggi è tra le migliori Spa destination italiane, quindi l’attenzione al buon dormire e le ricerche in materia di bioenergetica.

Respira, Rilassa, Riposa, Rigenera è il mantra dello Sport Hotel Panorama che accoglie e coccola i propri ospiti con cura. Le 59 camere sono state concepite all’insegna dello Sleep Wellness perchè il riposo ha un valore inestimabile: solo materiali naturali, tanto legno e poi materassi Simmons World Class dotati di topper di dieci centimetri e cuscini, coprimaterassi e trapunte anallergiche con fibra di carbonio antistress. Sia nella camere che nelle aree comuni arredi e collezioni storiche di famiglia convivono con design d’autore e pezzi cult firmati Charls Eames, Castiglioni, Starck, Le Corbusier, Prouvè. L’arte e il design abitano anche i giardini che circondano l’hotel, tre ettari di quiete e bellezza rivolti alle Dolomiti dove lo studioso Marco Nieri, teorico del Bioenergetic Landscape, ha realizzato anche un Giardino bioenergentico per ottenere il massimo beneficio dalle emissioni elettromagnetiche delle piante.

La natura circonda l’albergo in un dialogo continuo, sotto il maestoso faggio la sosta è rigenerante, mentre la sorgente oligominerale termale che sgorga naturalmente ha potere purificante e detossinante. Il forest bathing qui è prassi quotidiana. Francesca Mottes e Maurizio Giuliani, titolari dell’hotel, ne sono guide esperte e promotori convinti. A pochi minuti dall’albergo c’è anche il Parco del Respiro, fortemente voluto da Maurizio Giuliani e realizzato con la consulenza dello stesso Marco Nieri: 36 ettari di foresta, riferimento italiano ed europeo di Therapeutic Landscapes, ionizzazione negativa, Tree Hugging, Forest Bathing e Bioenergetic Landscapes. Si cammina e respira lungo sentieri silenziosi, sotto chiome possenti di faggi, pioppi tremuli, pini ed abeti in una connessione profonda con la natura che cura e rigenera corpo e spirito.

La Dolce Vita Spa merita tempo. Il consiglio è perdersi in quello che è un felice labirinto di vasche e piscine indoor e outdoor (otto in tutto con acqua a diverse temperatura, dai 32 ai 36 gradi centigradi), saune, bagni di vapore e sale per trattamenti e rituali olistici. Al mondo sauna è dedicato uno spazio di 1200 mq di puro benessere, tra luci soffuse e fragranze che incidono la memoria olfattiva, con bagno rasul alle essenze alpine, hammam con cromoterapia, sauna finlandese, biosauna in cirmolo, sauna infrarossi Luis Trenker, le docce meraviglia con cromo e aromaterapia, l’angolo tisane e la baita del silenzio con materassi ad acqua riscaldati.

Oltre 100 i trattamenti proposti, tra viso e corpo, ispirati alla Natura in una perfetta sinergia tra erbe selvatiche (fieno Hobe Pergh), discipline bionaturali, olistiche e orientali tra cui i massaggi abhyanga e il rituale delle Campane Tibetane.

Il territorio che si estende intorno riserva itinerari da incanto: siamo alle porte delle Dolomiti di Brenta, a pochi chilometri dai laghi di Molveno e Tovel, la città di Trento è a circa mezz’ora di auto, come anche le strade del magnifico Teroldego. 

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