Dopo oltre un secolo, rinasce la vigna storica della Reggia di Caserta nel Bosco di San Silvestro.
Sabato scorso, si è celebrata la prima vendemmia. Un evento davvero straordinario, con canti e balli e una vera e propria ricostruzione storica: a dare il via alla raccolta è stato Re Ferdinando, un figurante in costume d’epoca, con l’assaggio simbolico di un grappolo in vigna. Nella Vigna del Re, incolta e abbandonata da circa 160 anni, è tornato dunque il Pallagrello, l’uva storica del territorio: a bacca sia bianca che nera, caratterizzata da grappoli piccoli e con acini perfettamente sferici, da cui il nome Pallagrello, cioè piccola palla, in dialetto locale “u Pallarel”.
Il progetto risale a circa quattro anni fa quando l’allora Direttore della Reggia di Caserta, Mauro Felicori, decise di far rivivere il vigneto storico nel bosco di San Silvestro, affidandolo – con regolare gara – ad un concessionario esterno, viticultore di qualità. Era il febbraio 2018, iniziava allora una sfida epocale per la Reggia e per Tenuta Fontana, l’azienda vinicola sannita, con sede nel paesino di Pietrelcina, in provincia di Benevento. La Reggia di Caserta, diretta oggi da Tiziana Maffei, è Patrimonio dell’Umanità, inserita nella lista tutelata dall’Unesco e le esperienze di vitigni in monumenti patrimonio Unesco si contano sulle dita di una sola mano. Dei cinque ettari destinati a vigna nel Bosco di San Silvestro, solo un ettaro di terreno era rimasto libero per la coltivazione: il resto era stato tutto riconquistato dal bosco. Un lavoro immane e una sfida ambiziosa. Tenuta Fontana ha riscoperto, piantato e curato amorevolmente ogni giorno la vite di Pallagrello. E la Vigna del Re pian piano è rinata.
In origine il vigneto borbonico si estendeva per cinque ettari giusto di fronte alla Casina di San Silvestro e serviva le tavole e la cantina reale. L’appezzamento tornato in produzione è di circa un ettaro e si estende all’ingresso della Casina. Il colpo d’occhio è emozionante: filari verdi e ordinati disegnano il paesaggio. «La previsione è di un migliaio di bottiglie prodotte, nella migliore delle ipotesi – spiegano Maria Pina e Antonio Fontana – e sarebbe già una grande conquista. Ma il nostro obiettivo principale era far rinascere la Vigna. E ci siamo riusciti. Siamo consci di quanto conti questo traguardo».
Foto di apertura Facebook Reggia di Caserta
Quando Ornella è nella cucina del suo ristorante, si dedica a esperienze enogastronomiche, o è al computer a scrivere. Ornella Buzzone è una chef appassionata e una blogger di successo. Non ama definirsi influencer, ma è molto seguita in rete. Eterna ragazza, è curiosa quanto basta per andare sempre alla scoperta di luoghi, emozioni e persone che, tra l’altro, racconta con foto che emozionano. Caserta è la sua città e ne è naturalmente innamorata.